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LA GRANDE NEVICATA...

LA GRANDE NEVICATA...
Cuneo-Corso Nizza; domenica 9 dicembre 1990 ( foto Bedino; pubblicato da Nimbus n 1)

..E UN GRANDE INVERNO!!

..E UN GRANDE INVERNO!!
Piemonte: gennaio 1986

LO STESSO INVERNO..

LO STESSO INVERNO..
Piemonte: gennaio 1986

..E SEMPRE NEL 1986..

..E SEMPRE NEL 1986..
Trentino Alto-Adige: gennaio 1986

giovedì 4 gennaio 2007

AMARCORD (puntata II): 24-25 dicembre 2000

Quando si dice.."Il Natale fa miracoli". Effettivamente non solo rende tutti più buoni e generosi, ma risulta essere l'unica giornata dell'anno in cui la neve é ben accetta più o meno da tutti. Già, il fenomeno atmosferico più straordinario e spettacolare, viene molto spesso criticato e bistrattato: "Crea disagi ed è pericolosa in macchina"," Adesso si scioglie, stanotte gela, e domani mattina chi riuscirà a camminare sui marciapiedi?","Se ne stesse in montagna. Qui non serve a nulla. Meglio una giornata di sole caldo","Quanto la odio. Mi sporco tutte le scarpe di Prada appena comprate con 'sta insulsa poltiglia!".
Espressioni certamente comunissime, pronunciate rispettivamente da una padre di famiglia che deve recarsi al lavoro, da un'anziana signora preoccupata per la spesa del giorno dopo, da un'irritata mamma casalinga e da una teenager sedicenne. Insomma..la neve odiata da tutte le generazioni...ma a Natale..chissà come, chissà perché, spariscono i disagi tutti d'un colpo!!

Domenica 24 dicembre 2000

Le previsioni televisive erano ottime: "Nevicate fino in pianura al Nordovest a partire dal primo pomeriggio, in intensificazione nella sera-notte ed in esaurimento nella tarda mattinata di Natale". Insomma..le premesse per una discreta nevicata natalizia c'erano tutte. Ora bastava aspettare..ma per un nivofilo é un'operazione tutt'altro che semplice!! Si cerca infatti di tenersi occupati, affinché il pensiero della possibile nevicata affievolisca leggermente.
Trascorsi la mattinata della vigilia a fare gli ultimi acquisti natalizi, in particolare quelli culinari per il pranzo del giorno dopo. Ma in questi frangenti il destino ti perseguita. Ero infatti in un supermercato della città con mio padre, intento a cercare salmone affumicato e uova di lompo e come ben sapete per allietare il tempo e gli acquisti tutti i grandi negozi sono sintonizzati su una radio diffusa a volume moderato in sottofondo. Se non ricordo male la frequenza era quella di Radio Dimensione Suono. Erano le 11 e come ad ogni ora su RDS c'era il notiziario. Prima notizia: "Fiocchi di neve segnalati sulle strade del Nord, in particolare in alcune zone della Lombardia e nel vercellese dove..". "Din Don: Anna é attesa alla cassa 10". "..e veniamo allo sport. Grande vittoria nella pallavolo.." NO! Ma dico io...Anna non poteva essere chiamata 30 secondi dopo??
Non mi restava che continuare la spesa imbronciato, anche perché a Mondovi il cielo era solo parzialmente nuvoloso, anche se faceva piuttosto freddo, con 0/+1 gradi. Come al solito il pessimismo misto a scaramanzia cominciava ad avere il sopravvento: tra me e me pensavo che sarebbe stato libeccio e che quindi non avrei visto nulla. E i fatti sembravano darmi ragione, poiché verso la mezza uscì il sole e la temperatura schizzò a +4 gradi. Mi immaginavo già Milano, Pavia, il Piemonte orientale tutti con 5-10 cm già al suolo. Poi venne l'una. Tg5: Fabrizio Summonte annunciava un servizio sulla neve; niente..ovunque solo qualche fiocco ma precipitazione ormai esaurita. A questo punto da un lato ero contento perché di vedere le altre città imbiancate e la mia tristemente a secco mi avrebbe fatto molto male, ma dall'altro incominciavano a sorgermi seri dubbi sul peggioramento in generale. Per calmarmi decisi allora di concedermi una breve pennichella pomeridiana: verso le 14 andai alla finestra: il cielo si stava gradualmente coprendo e la temperatura era scesa a +2 gradi. Accompagnai allora i miei genitori a Breo nel centro storico della città per i regali dell'ultima ora. Come spesso capita in queste circostanze, i negozi erano pienissimi e come minimo occorrevano 30-40 minuti in ognuno di essi, e trascorsi più di un'ora a fare shopping in due locali, per uscirvene verso le 15 e 30. Inevitabilmente si stava facendo più buio, e il cielo era ormai completamente coperto. Incominciai a rianimarmi. Il termometro del Bar Lurisia oscillava tra 0 e +1 gradi. Nei pressi del ponte delle Ripe ecco un'apparizione: una Renault Clio con 2 cm di neve. Pensai provenisse da Prato Nevoso. Sbagliato. Veniva da Garessio, in Alta Valle Tanaro, dove la nevicata era incominciata ormai da un'ora e si misuravano già 7-8cm al suolo. Mi recai ancora con i miei genitori a Piazza, il quartiere alto, da dove riuscii a scorgere con mia immensa gioia verso le 16 e 15 le prime virghe nevose ormai alle porte di Mondovi. Ci siamo pensai. Da lì a poco infatti una violenta folata di vento scosse alberi e piante e dopo 10 minuti i primi fiocchetti cominciarono a scendere leggeri, via via più copiosi. In meno di un quarto d'ora la città era ricoperta da un sottile velo bianco, merito della temperatura scesa a -1 e dell'intensità che si faceva sempre maggiore. Verso le 18 i fiocchi divennero più spessi, con un diametro maggiore e la temperatura scese ulteriormente a -1.5. Ormai 5 cm avvolgevano Mondovi, e la nevicata era solo agli inizi. Cosa potevo chiedere di più dalla vita? Regali e bufera di neve..una vera pacchia!! Verso le 22 e 30 decisi di uscire. 15 cm di neve molto leggera seppellivano la città. Le luci natalizie ormai coperte dalla neve non erano più visibili. Le strade innevate e gelate sembravano pronte a ricevere la slitta di Babbo Natale. La temperatura scese ancora a -1.9, quindi a -2.1 e qui si stabilizzò. La neve scendeva copiosa, accompagnata del vento e dal cielo rosa, tipico delle precipitazioni copiose. Verso la mezzanotte il manto superava i 20 cm e la bufera non accennava a diminuire. Non andai alla Messa di Mezzanotte per godermi lo spettacolo. Vista la festività gli spazzaneve entrarono in azione solamente nella mattinata successiva e l'unica arteria pulita era la Statale 28 che attraversa la città, di competenza evidentemente dell'Anas e non comunale. Quando andai a dormire, dopo l'una e mezza, la temperatura era salita a -1.4, ma l'intensità rimaneva la stessa. 30 cm ricoprivano ogni cosa, e tutto era silenzioso, ovattato, irreale.

Lunedì 25 dicembre 2000

Fui svegliato poco prima delle 7 dalla lama dello spartineve che cercava di rompere le croste di ghiaccio formatesi nella notte. Mi precipitai dalla finestra, pensando scaramanticamente che tutto fosse terminato. Invece nevicava ancora e quasi 50cm di neve imprigionavano le auto, i passaggi pedonali, i garage, le strade, i marciapiedi. Tutto era sottomesso a sua maestà "la neve". Scesi in giardino con la mia immancabile pala rossa di plastica completa anche di lampadina per illuminare il terreno. Andai nel centro del prato col righello: la mia impressione fu giusta, poichè sprofondò fino a 45cm. Nevicava ancora in maniera debole-moderata, e la temperatura era aumentata a -0.5. Nevicò fino alle 10 circa e si depositarono ancora 2cm di neve, per un totale di 47cm in 18 ore. Niente male. Prima di aprire i regali andai in perlustrazione con mio fratello nella periferia della città. Poco più di 50cm rendevano il paesaggio commovente. Il silenzio era impressionante ed era interrotto talvolta solamente dal tonfo della neve che scendeva dagli alberi.
Un Natale unico insomma, cosi come lo vorrebbe la tradizione ogni anno, ma che ormai sempre più raramente ci capita di vivere.

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