AVVISO IMPORTANTE: LEGGERE CON ATTENZIONE.

DA OGGI, 21 AGOSTO 2007, E' ATTIVO IL NUOVO DOMINIO. PERTANTO IL MATERIALE PRESENTE IN QUESTO BLOG E LE ULTIME NOVITA' SONO RAGGIUNGIBILI DALL'INDIRIZZO WEB
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LA GRANDE NEVICATA...

LA GRANDE NEVICATA...
Cuneo-Corso Nizza; domenica 9 dicembre 1990 ( foto Bedino; pubblicato da Nimbus n 1)

..E UN GRANDE INVERNO!!

..E UN GRANDE INVERNO!!
Piemonte: gennaio 1986

LO STESSO INVERNO..

LO STESSO INVERNO..
Piemonte: gennaio 1986

..E SEMPRE NEL 1986..

..E SEMPRE NEL 1986..
Trentino Alto-Adige: gennaio 1986

mercoledì 6 giugno 2007

Andiamo in vacanza: arrivederci al prossimo autunno!

Cari lettori e care lettrici, si chiude con l'inizio di giugno questa nostra prima avventura. Arriva l'estate, il tempo volge al bello e al caldo e la neve passa sicuramente in secondo piano. Abbiamo pertanto deciso di prenderci una pausa e di "andarcene in vacanza". Ma non temete...torneremo On-Line il prossimo mese di settembre, con tante grosse novità (compresa una nuova veste grafica..!!). Nel frattempo rileggetevi i nostri racconti e riguardatevi le fotografie presenti sul Blog...siamo sicuri vi aiuteranno a non sentire troppo il caldo estivo!! Prima di salutarvi vogliamo tuttavia rivolgervi un sentito e profondo ringraziamento: quando lo scorso mese di gennaio abbiamo intrapreso quest'avventura, non ci immaginavamo neanche lontanamente di raggiungere i risultati che oggi ci troviamo a leggere: in 125 giorni abbiamo infatti totalizzato

- 3.153 pagine visitate;

- 2.206 visitatori totali;

Una media quindi di 17 persone al giorno che hanno visitato il nostro sito e di 25 pagine quotidiane lette o scaricate. Un risultato ridicolo magari per alcuni in termini assoluti, ma che considerati l'argomento trattato e lo spazio web utilizzato, assume connotati davvero notevoli ed importanti. Un ringraziamento sincero quindi ed un arrivederci a settembre, con nuovi racconti, nuove foto, nuove previsioni.
Nel frattempo, se non volete perderci di vista, visitate il nostro nuovo progetto: www.mondovimagazine.altervista.org

sabato 31 marzo 2007

Abbozzo di una divisione in fasce climatiche della Provincia di Cuneo


A) Zona di Cavallermaggiore e Racconigi. Centri più importanti: Caramagna e Moretta. Il clima é molto simile a quello della Bassa Pianura Torinese a sud del capoluogo ( il cosiddetto Carmagnolese). Ha una tenuta del cuscinetto freddo leggermente inferiore rispetto al Cuneese-Monregalese e Cebano, ma é una zona piuttosto avvezza ai temporali estivi. Riceve buoni accumuli con il SE, mentre rimane parzialmente tagliata fuori con il S pieno. Viene sfiorata solo parzialmente dall’E-NE, mentre riceve accumuli discreti con l’E puro e l’E-SE. Come il resto della provincia rimane in ombra con il SW.


B) Zona del Saluzzese, Valli Po, Bronda, Infernotto e Varaita. Centri importanti: Crissolo e Paesana. Zona moderatamente fredda a bassa quota, molto fredda nell’alta valle Varaita. Leggermente meno precipitativa del resto della regione in inverno, più in estate grazie ai frequenti temporali che si originano nei pressi del Monviso e scivolano verso Ovest o grazie all'instabilità che si crea nelle vicinanze del Colle dell’Agnello (Val Varaita). Ha una tenuta del cuscinetto a bassa quota leggermente inferiore al Cuneese in senso stretto, mentre ad alta quota (Chianale-Pontechianale) vi sono gli ultimi baluardi freddi che resistono in seguito ad una sciroccata. E’ la zona che beneficia maggiormente dei venti prettamente orientali, e riceve ottimi apporti anche con l’E-SE. Parzialmente riparata invece, per questioni prettamente geografiche e morfologiche, con l’E-NE e il S puro. Frequenti infine sono gli sfondamenti da W che tracimano in ogni stagione al di là del Monviso e del Colle dell’Agnello.


C) Zona del caragliese-dronerese, Valli Grana e Maira. Zona più fredda della Provincia a quote medio-basse, in cui il cuscino freddo resiste più a lungo in assoluto in ogni stagione. Risulta tuttavia più secca (specie la Valle Maira) rispetto alle zone più meridionali. Beneficia molto spesso degli sfondamenti da W e riceve ottimi accumuli con l’E puro e il SE. In caso di sciroccata intensa registra quasi sempre la quota neve più bassa in assoluto, insieme alla Valle Stura. Non è soggetta a frequenti temporali estivi nella parte di pianura, mentre, inevitabilmente, ad alta quota i rovesci pomeridiani estivi sono molto frequenti.


D) Cuneese, Valli Gesso, Stura e Vermenagna. Centri più importanti: Borgo S.Dalmazzo, Valdieri, Vinadio, Limone Piemonte. Zona “perfetta” dal punto di vista climatico: registra ottime precipitazioni con l’E-SE, il SE e l’E puro, più riparata invece con l’Ostro. Beneficia, specie alla testata delle valli, degli sfondamenti da W, soprattutto in Alta Valle Stura, zona Colle della Maddalena, e Alta Valle Gesso zona Chiotas (il Lago del Chiotas con l'annesso Rifugio Genova sono considerati, insieme al Monte Saccarello in Alta Valle Tanaro, le località più precipitative dell'intera provincia). Più riparata in tal caso rimane invece l’Alta Valle Vermenagna-Colle di Tenda. Non sono rari i temporali estivi, soprattutto in Valle Vermenagna, per lo scontro con la massa umida e più calda proveniente dal mare attraverso la stretta Valle Roya. Per gli accumuli nevosi bassa quota é la seconda zona della provincia.


E) Monregalese, Valli Pesio, Ellero e Maudagna. Centri importanti: Artesina-Prato Nevoso, Villanova Mondovì, Lurisia. Zona leggermente più calda del cuneese e del dronerese-caragliese, è quella che riceve i maggiori accumuli in assoluto con l’E-NE, ma registra ottimi apporti anche con il SE e l’E-SE. Leggermente meno interessata dai fenomeni invece con l’E puro. Dopo il cebano é la zona più colpita in seguito alla formazione di una bassa pressione sul Golfo di Genova (GL) così come nel caso in cui soffi l'Ostro (S). Piuttosto rari i temporali estivi violenti. Non colpita evidentemente dagli sfondamenti da W. Dopo il cebano e il cuneese è la zona più nevosa a bassa quota dell'intera provincia.


F) Cebano, Valli Tanaro, Mongia e Cevetta. Centri importanti: Garessio, Ormea. E’ la zona più nevosa della provincia a bassa quota. Riceve accumuli eccezionali con il S puro e il SE, mentre è più riparata dai peggioramenti con componenti orientali. E’ l’unica zona che beneficia parzialmente assieme all’Albese di un S-SW, ma non risulta interessata da eventuali sfondamenti da W. I temporali estivi si sviluppano prevalentemente nell’Alta Valle Tanaro (zona Saccarello-Upega-Viozene), che risultano anche essere (assieme come detto all'Alta Valle Gesso)le zone più piovose della provincia.


G) Zona dell’Albese-Langhe. Centri importanti: Barolo, Novello, La Morra. Per esattezza occorrerebbe distinguere ulteriormente al suo interno 2 sottoclimi:
-pianura albese: zona con relativamente poca tenuta del cuscinetto, riceve buone precipitazioni con il SE, il S puro e parzialmente con il S-SW. Più riparata invece con le correnti da E. Soggetta a frequenti temporali estivi. In inverno non è nevosa a bassa quota come le precedenti, ed in estate insieme al Braidese registra solitamente le temperature massime più elevate.
-Langhe: clima più simile al Cebano che alla pianura albese in realtà, con buona tenuta del cuscinetto freddo, ottima nevosità media e ottimi accumuli con il S puro e il SE, e parzialmente coinvolte anche con l’E-NE. Frequenti i temporali estivi con locali violente grandinate. In estate clima caldo ma più ventilato rispetto alla pianura albese.


H) Zona del Braidese. Centri importanti: Cherasco, Sommariva Bosco. Solitamente qui si registra in inverno la nevosità forse più bassa in assoluto a bassa quota della provincia, assieme alla pianura albese. Riceve comunque ottimi accumuli con il SE, mentre rispetto all’Albese risulta già più riparata dall’Ostro. In estate é la zona con le massime più elevate e per questo assieme al Saviglianese e alle Langhe registra i maggiori temporali di stagione. E' ovviamente poco coinvolta in caso di peggioramenti provenienti dai quadranti orientali per questioni geografiche: non vi sono in zona rilievi importanti esposti ad Est in grado di creare un importante effetto stau.


I) Saviglianese; centri importanti: Genola. Il clima di questa zona, come é evidente dalla sua posizione geografica, fa da train d’unione tra la bassa pianura torinese e il cuneese, e il suo clima risulta evidentemente un pò più freddo e nevoso del basso Torinese, un pò meno del Cunese-Monregalese. E’ la zona forse con i maggiori nuclei temporaleschi estivie riceve ottimi accumuli con il SE e l’E puro, mentre risulta borderline con l’Ostro Puro.


L) Fossanese; centri importanti: Villafalletto, Trinità. Occupando la parte “centrale” della provincia, il fossanese non risulta tagliato fuori nettamente da nessun tipo di configurazioni che premiano le altre zone, ma nello stesso tempo non eccelle con nessun tipo di correnti. Riceve accumuli ottimi con il SE, l’E e le sue varie componenti, cosi come beneficia maggiormente rispetto a Saviglianese e Saluzzese dell’Ostro puro. Ha una buonissima tenuta del cuscinetto freddo ed una buona media nivometrica, anche se leggermente inferiore a Cebano-Cuneese-Monregalese. Rispetto a queste ultime zone é tuttavia più soggetto ai temporali estivi, anche se, in linea generale, ha una pluviometria annua inferiore.
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lunedì 12 febbraio 2007

Andamento pluviometrico a Mondovi nel 2007 costantemente aggiornato

Gennaio: 19.8 mm su 51 mm (45mm circa per Mondovi)
Febbraio: 7.5 mm su 56 mm (50mm circa per Mondovi)
Marzo: 56.9 mm su 80 mm (75mm circa per Mondovi)
Aprile: 47.1 mm su 113 mm (107mm circa per Mondovi)
Maggio: 68.5 mm su 113 mm (105mm circa per Mondovi)
Giugno: 125.6 mm su 89 mm (85mm circa per Mondovi) agg. al 15 giugno ore 15.30

Totale parziale: 325.4 mm (su 502 mm per Cuneo; 465-470mm per Mondovi)

N.B.: la media pluviometrica di riferimento, in mancanza di dati storici di Mondovì, é quella di Cuneo, misurata presso l'Osservatorio Meteorologico di Via Cacciatori delle Alpi dal 1951 ad oggi e gestito dall'Associazione per lo Sviluppo Culturale e Scientifico nel Cuneese e dalla Società Meteorologica Italiana. Il totale per Cuneo è di 959mm annui, mentre dal 1994 al 2003 per Mondovi è di 882mm annui. Per la media mensile di Mondovi occorre togliere mediamente 5-7mm alla media mensile indicata per Cuneo.

domenica 14 gennaio 2007

AMARCORD (puntata IV): 2-3 dicembre 2005

L'inverno 2005/2006, oltre ad essere ricordato per l'incredibile nevicata del 26-28 gennaio su buona parte del Nord Italia, é da menzionare anche per la sua durata e per la sua "rigidità" termica: a Mondovi ad esempio le prime brinate si registrarono a partire dal 15-20 novembre e più o meno costantemente si andò sotto zero alle prime ore dell'alba fino a metà marzo. La prima neve poi cadde già nell'ultima decade di novembre, con 3-5 cm che imbiancarono la nostra città tra il 25 e il 28. Ma la prima vera nevicata intensa si registrò il 2 dicembre: nevicata memorabile questa, non tanto per l'accumulo definitivo (40cm) quanto per l'intensità della precipitazione e soprattutto per i tuoni, i lampi e i fulmini che accompagnarono l'intero evento.

Venerdì 2 dicembre 2005

Sono in ritardo netto: le previsioni danno neve forte dal pomeriggio ed io sono rimasto con le pile del sensore di temperatura esterno scariche, la tavoletta per la misurazione della neve rotta e la pala ancora da disotterrare dalla cantina!! Da dove iniziare?? Dalle pile. Bene..mi vesto, attraverso la strada ed entro dal giornalaio di fronte casa: compro 4 pile stilo e 4 mini-stilo e rientro velocemente nell'uscio domestico. Prima di tutto un'occhiata su internet: prima il satellite, quindi le previsioni dei vari siti meteo. Una veloce lettura dei vari forum (dove puntualmente si verifica lo scontro tra pessimisti-scaramantici e ottimisti-catastrofisti) e un'occhiata al radar: SORPRESA!! Nuclei moderati stanno già interessando le zone che fanno da spartiacque tra il Piemonte e la Liguria e i monti del Basso Cuneese iniziano ad essere interessati dai fenomeni. Per conferma controllo le webcam (..ah la tecnologia!!): si vedono chiaramente Artesina e Prato Nevoso già imbiancate. Un occhio anche al termometro..No! Mannaggia mi stavo scordando di cambiare le pile!! Mi precipito in giardino, sistemo le pile, imposto il canale di trasmissione e mi fiondo in garage alla ricerca della pala e della tavoletta. Per la prima non ci sono grossi problemi, per la seconda riesco a "raccattare" solamente un pezzo di compensato: meglio accontentarsi. Sono le 12 e 30; il cielo é ormai coperto e la temperatura sui 2.5 gradi. Piazzo la tavoletta in un luogo ben esposto e vado a far pranzo. Una telefonata interrompe però bruscamente il mio pasto: mia nonna da Bagnasco (Valle Tanaro) mi informa dei 2cm già al suolo e dell'intensa nevicata che si sta là abbattendo ormai di un'oretta, convinta di farmi un piacere!! E a Mondovi?? Squarcio di sereno!!! Posto infame, tempo ingrato, vita grama!!
A volte effettivamente le imprecazioni servono: alle 14 piccoli fiocchi incominciano infatti a scendere dal cielo, accompagnati da deboli raffiche da Sud e da una temperatura di circa +1.7. Ancora troppo ma c'é tempo. Verso le 14 e 30 il cielo si fa più uniforme, le Langhe monregalesi spariscono nella nebbia da precipitazione. Le montagne sono ormai avvolte da impressionanti virghe nevose, che avanzano verso la città gradualmente. Alle 15 la temperatura scende a 1.4, quindi a 1.0 e a 0.8. Tutto nell'arco di 10 minuti. Ahimé però rimarrà presscohé invariata fino alle 19. Aumenta notevolmente l'intensità della precipitazione però, tant'é che alle 15 e 20 il mio giardino incomincia ad imbiancarsi. La precipitazione cresce gradualmente d'intensità fino alle 17, ma sebbene sia ovviamente in estasi per la neve, sono finora deluso: la temperatura non cala, l'intensità é buona ma non eccezionale e la qualità della neve poi mi sembra scarsa. Per avere una conferma di ciò faccio una perlustrazione in strada: 4-5cm coprono la carreggiata, i marcipaiedi, i prati, le auto, gli alberi...ma la neve é effettivamente bagnata, come testimoniato in questa foto:





Sono quasi le 18 e deciso di rincasare un pò rammaricato, visto che mi aspettavo ben altro. La mia giacca a vento non riesce più ad assorbire la neve tanto questa é piena d'acqua e le prime goccioline fastidiose cominciano e penetrarmi nella schiena. Rientrato in casa mi stendo vicino al caminetto e lascio che il tepore del fuoco mi avvolga, mi asciughi e mi porti benessere. Sto quasi per addormentarmi quando un rombo simil tuono mi fa sobbalzare. Corro alla finestra pensando si fosse trattato di un incidente, ma non solo la vita fuori scorre del tutto tranquilla,ma la nevicata si é fatta molto più intensa!!Un veloce sguardo alla temperatura: +0.7! Sono indeciso se rituffarmi nella neve o restare rintanato ancora per un pò: opto per la seconda.
Trascorro davanti alla tv una mezzoretta, fino all'arrivo di mio padre che esclama "Mai visto nevicare cosi!!"Cavolo..mi sono perso qualcosa???Purtroppo si..perché da una dozzina di minuti sta scendendo un muro bianco! Questa volta decido di uscire, non prima di aver notato che la temperatura ha ripreso a scendere e siamo a +0.5! Mi bastano pochi passi per capire come la neve si stia lentamente asciugando e per godermi delle palle di neve che scendono dal cielo: ecco lo spettacolo in Piazza Monteregale, poco lontano da casa mia verso le 19 e 30!!






Purtroppo devo tornare a casa di corsa perché ho ospiti a cena e devo ancora cambiarmi e lavarmi. Ma prima uno scatto per immortalare la condizione ormai pessima delle strade, dove a causa dell'intensità ormai raggiunta dalla nevicata, gli spazzaneve non riescono a tenere del tutto sgombre le carreggiate:






Rientrato, in meno di mezz'ora sono pulito, profumato e vestito e mi fisso davanti alla finestra: tutto ormai é coperto dalla neve, 15 cm quasi avvolgono il mio giardino, la strada, i cespugli, i tetti e le macchine. Incomincia quel silenzio irreale cosi bello ed unico che viene interrotto dall'arrivo dei miei ospiti. Sono le 20.30 e la temperatura si é ormai portata a 0.1, con una qualità di neve notevolmente migliorata. Sono a cena però e non potrò alzarmi per educazione almeno fino alle 21 e 30 cosi come stabilito da mia madre. Mentre iniziamo il pasto un'intensa luce attraversa il salone, seguita da un tuono cosi forta da far tremare i vetri. Un temporale!!Non ci credo!! Per un paio di minuti i lampi e i tuoni si susseguono a ripetizione e la temperatura crolla in meno di 20 minuti a -0.3! La precipitazione é talmente intensa da riuscire a vedere i fiocchi nonostante la tenda tirata e le luci pubbliche spente per black out! Rendetevi conto di cosa stava scendendo e, ahimé, di cosa mi stavo perdendo!! Arrivate le 21 e 30 mi precipito in camera congedandomi dagli ospiti e in men che non si dica sono già fuori con mio fratello tra quel mare di bianco. Dalle 20 si sono accumulati quasi 15 cm, tant'é che nel mio prato misuro ormai un accumulo di 28cm! Ci avventuriamo verso la campagna e l'ultima foto che sono riuscito a scattare (la digitale si bagnò accidentalmente e per un paio di giorni rimase ko) ritare mio fratello sotto gli alberi in prossimità dei Passionisti a 2 metri di distanza da me; rendetevi conto di cosa stava scendendo! C'erano lampi, tuoni, nebbia, vento, fiocchi enormi..e il risultato é che mio fratello sembra lontano anni luce!!



Rincasiamo verso mezzanotte passata: al suolo si misurano 35 cm e la nevicata sta per cessare. Di lì fin verso l'una e mezza scenderanno ancora un paio di cm con una temperatura di -0.5, che porteranno il totale a 37-38cm. Una nevicata unica, poiché mai avevo vissuto prima d'allora un temporale nevoso. Una nevicata intensa che scaricò 30 cm in 4-5 ore, creando disagi e black out in buona parte del monregalese. L'unico rimpianto é stato quello della temperatura: fosse scesa maggiormente da subito a quest'ora contavo 60-70cm cosi come effettivamente fu in buona parte della Valle Tanaro (mia nonna compresa!!)

giovedì 11 gennaio 2007

AMARCORD (puntata III): 27-28 febbraio 2001

L’inverno 2000-2001 è sicuramente ricordato in provincia di Cuneo, ma in generale nell’intero arco alpino occidentale, come tra gli inverni più nevosi degli ultimi anni. Discorso diverso invece per le Alpi orientali: la splendida Cortina, ad esempio, ha raccolto nel periodo invernale considerato appena 63cm di neve, su una media trentennale annua di 276cm.
Per fare di quest’ultima un’annata eccezionale, basterebbe citare solamente due episodi: la nevicata della notte di Natale e quella del 27 febbraio, i cui accumuli sommati portano a 100cm tondi tondi. Per la città di Mondovi, la cui media annua è di 110-120cm, nulla di particolarmente eclatante, ma due episodi cosi importanti raramente ormai capita di vederli in uno stesso inverno. Prima di affrontare il resoconto della nevicata di fine febbraio, ricordiamo per la cronaca che in quell’inverno gli accumuli totali di Mondovi superarono i 140-150cm a seconda del quartiere, valore raggiunto solamente poi nell’inverno 2003-2004 quando in una sola nevicata (19-20 febbraio) scesero in città dai 65 agli 85cm di neve pesante.


Martedi 27 febbraio



Sono a casa da scuola, vista la festività del Carnevale che qui a Mondovi poi è particolarmente sentito. Nonostante mi attendano nel primo pomeriggio due ore di lezione di latino (le ultime versioni non sono state proprio entusiasmanti e ho così deciso di ricorrere un pò ai ripari..!!), sono felice. Le previsioni danno neve moderata a partire dal pomeriggio e alcuni parlano anche di accumuli importanti, nell’arco dei 30-40cm. Non ci voglio però pensare troppo. Come al solito cerco di tenermi occupato: stendo la biancheria sul balcone, tolgo la polvere in camera, accompagno mia nonna a fare la spesa. Sono le 11 circa e la temperatura non è molto fredda: il cielo è parzialmente coperto ma sovente il sole riesce a fare capolino tra le nubi e la temperatura oscilla tra i 3 e i 4 gradi. Mi sembra strano possa scendere neve leggera con queste temperature, ma una cosa mi rende ottimista: c’é solamente il 30% di umidità relativa, ciò vuol dire che la colonna d’aria è buona e il freddo dovrebbe scendere facilmente a bassa quota con l’aria così secca.
Pranzo con la famiglia riunita, dò un veloce sguardo al meteo in tv che sostanzialmente conferma la previsione fatta ieri sera e quindi esco per recarmi a lezione. Il cielo si sta gradualmente coprendo grazie a nuvole alte e stratificate, e verso le Alpi Liguri Monreglesi incominciano ad intravedersi le prime virghe nevose e le cime più alte (dal Mondolé al Marguareis al Mongioie) spariscono nella bufera. Tra un paio d’ore, penso, dovrebbero cadere le prime precipitazioni anche sulla città.
Trascorro le due ore seguendo ben poco la pur volonterosa professoressa e cerco di scorgere tramite la tenda leggermente tirata il tempo esterno, invano. Verso le 15 e 45 l’anziana insegnante si congeda qualche minuto per rispondere al telefono; ne approfitto per alzarmi e affacciarmi alla finestra e con mio grande stupore...NEVICA!! Piccoli e candidi fiocchi scendono su Mondovi, ma il cielo non è ancora bello uniforme e soprattutto fa ancora caldo visto che le strade sono bagnate e la neve non attecchisce neanche sui prati. Esco verso le 16 sotto una debole nevicata. Il termometro digitale di un ferramenta lì vicino segna +3 gradi. Un pò rammaricato mi dirigo pertanto verso casa celermente. Subito uno sguardo al termometro e all’igrometro: +2.3 gradi e 43% di u.r. Rimango un pò perplesso per la temperatura. Sicuramente scenderà entro sera e potrà arrivare a 0 gradi, ma il mio sogno di vedere nevicare con -2 forse è svanito. E come al solito però mi sbagliavo!!
Non dovendo fare compiti per il giorno successivo (a scuola avrei avuto autogestione), decido di fare una passeggiata poco lontano da casa, verso la campagna aperta. La temperatura è scesa a +1.7, la neve è molto debole ed inevitabilmente ormai si fa buio. Nel ritorno verso casa mi soffermo ad osservare la leggera patina bianca, simil brina, che si è creata sui ciuffi d’erba nei prati fuori città, quando all’improvviso un ticchettio più o meno intenso attira la mia attenzione. Mi volto in tutte le direzioni alla ricerca di chi possa provocare tale rumore, ma sono solo. Nessuna persona, nessun’auto, nessun animale. Incuriosito decido di rimanere immobile qualche secondo, utile per comprendere quale fosse la sorgente del rumore: il cielo!! Già, da un paio di minuti i fiocchi erano stati sostituiti da piccoli pallini di ghiaccio, che rimbalzavano sulla mia giacca a vento, sul mio berretto e si fermavano al suolo.
In pochi minuti imbiancano i prati, le strade e i tettucci delle macchine. Decido pertanto di ritornare a casa per tenere sotto controllo la temperatura. Lo stesso termometro del pomeriggio segna ora +1 con mia grande sorpresa. Facendo un rapido calcolo, la temperatura sul mio termometro doveva allora essere di pochi decimi superiore allo 0..infatti corro in camera e leggo uno strepitoso +0.3. Adesso che la temperatura si stava sistemando, mancavano le precipitazioni!! Fino alle 18 infatti continuano a scendere piccoli pallini di ghiaccio con un’intensità tra il debole e il moderato. Poi verso le 18 e 30 dal lampione comincio ad intravedere qualcosa di più sostanzioso e voluminoso. In meno di dieci minuti i fiocchi prendono il sopravvento, si fanno via via più intensi e grossi e la temperatura crolla in 40 minuti a -0.8. Verso le 19 tutto è ormai coperto da 2 soffici e candidi cm di neve. Incomincia a crearsi quel silenzio ovattatto tipico delle nevicate copiose, il cielo si fa rosa, scende la nebbia e la temperatura cala ulteriormente: prima -1.2, poi -1.4, -1.7, torna a -1.3 verso le 8 e mezza, e da quel momento calerà gradualmente e costantemente fino al mattino successivo, quando toccherà verso le 7 di mattina i -3.1 gradi. La neve scende violenta, con fiocchi leggeri ma di grosse dimensioni. Alle 22 il manto supera già i 10cm e la nevicata a questo punto assume le caratteristiche della vera e propria bufera. Esco in strada e non mi sembra vero: i lampioni che diffondono una luce arancione sembrano amplificare l’intensità della precipitazione e le dimensioni dei fiocchi. Attraverso la strada ormai sommersa da 15 cm di neve. Dietro di me lo spazzaneve incomincia a faticare a mantenere le strade pulite, finché verso le 23, come spesso capita, rinunciano a mantenere sgombre le strade cittadine secondarie e si concentrano sulle arterie principali. L’intensità è magnifica, quasi incredibile e commovente. Il manto di neve cresce a vista d’occhio: alle 23.30 misuro già 21cm nel prato, qualcosa in meno sulle macchine e le strade. Salgo in camera, lascio alzata la tapparella e mi addormento sotto la luce del lampione posizionato di fronte a casa; i fiocchi sono cosi grandi che se apro gli occhi li vedo proiettati contro il muro. Dolcemente sprofondo nel mondo di Morfeo, per risvegliarmi alle 5: questa volta l’orologio biologico ha funzionato!! Corro alla finestra: fatico a distinguere i confini tra il marciapiede e la strada. Le macchine, così come i cassonetti della spazzatura, sembrano dune di sabbia bianca. La strada stretta permette ormai il passaggio a una sola vettura. I fiocchi continuano a scendere, copiosi e leggeri. La temperatura è sui -2.8 gradi e i lampioni incominciano ad emanare meno luce perché avvolti dalla neve e dai ghiaccioli che ormai pendono verso il basso. Non un rumore umano. Lo spartineve è passato solamente un paio di volte, e la carreggiata è ormai coperta da 10-15 cm di. Nei prati saremmo intorno ai 45-50cm. Rimango alla finestra fino alle 6 e un quarto, poi sento mio padre scendere per lberarare dalla neve la rampa del garage e decido di aiutarlo. Armato cosi di guanti, scarponi, cappello e pala mi tuffo in quel mare bianco. Sotto alla coltre di neve un sottile strato di ghiaccio di 1-2 cm mi impedisce di pulire a fondo le scale e la strada. Nevica ancora. Sembra non voglia smettere più. Misuro la neve nel prato: 48cm di manto soffocano l’erba e i cespugli del giardino.
Sono le 7 e la città cerca di svegliarsi. I monregalesi ben abituati al fenomeno si armano di catene e pale e cominciano la loro attività, mentre il cielo verso le 8 e 30 si schiarisce gradualmente e la nevicata perde consistenza. 52 cm però ormai imprigionano tutto e tutti. 52 cm che concludono nel migliore dei modi un inverno eccezionalmente nevoso. 52 cm che sono il saluto glorioso della stagione più bella dell’anno: già..domani è il 1 marzo e inizia la primavera meteorologica. 7 mesi almeno senza neve saranno lunghi..ma le emozioni di questa nevicata mi ritempreranno sicuramente negli assolati e afosi pomeriggi di luglio!